In questi ultimi giorni, è stata lanciata la notizia di indagine sulla ‘commissione grandi rischi’;riunitasi all’Aquila il 31 marzo 2009 e il pomeriggio del 6 aprile 2009, giorno del terremoto che devastò l’Aquila. Secondo le accuse, la commissione, non diede il giusto allarme, nei giorni precedenti il sisma. Sono rimasto subito colpito, dalla sorpresa di molte persone, nell’ apprendere questa notizia; parlo di professionisti dell’informazione e non. Soprattutto grazie ad Angelo De Nicola (titolare del ‘tirocinio in giornalismo investigativo’) e, al professor Francesco Sidoti, (titolare del corso di laurea in scienze dell’investigazione, all’Aquila) , che hanno voluto organizzare vari incontri, trattanti il tema del rapporto tra informazione e sisma (prossimo incontro 14 giugno 2010 presso la guardia di finanza), all’Aquila, noi studenti, conosciamo abbastanza bene il problema, sorto adesso a livello nazionale, della questione ‘mancato allarme’. Anche alla luce di tutto quello che ho appreso, per quello che riguarda il rapporto stampa locale, nazionale e l’informazione sul terremoto, mi viene da pensare che: è giusto, quello che afferma in molti libri Sidoti, ‘non esistono le sorprese, esistono i sorpresi’ (F. Sidoti-M.Gammone ‘INVESTIGAZIONE E GIUSTIZIA’ p.13. libreria universitaria benedetti); in secondo luogo, forse hanno ragione tutte quelle persone, che si battono per il pensiero secondo il quale, è stata fatta passare, a livello nazionale, l’informazione del “tutto va bene”; mi chiedo se l’informazione, sia stata davvero profiqua ed abbia agito esclusivamente in buona fede, nel raccontare l’Aquila post terremoto.
lorenzo p.
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