
Anche qui, nella nostra piccola realtà senese, gli studenti si sono sentiti in dovere di fare qualcosa.
Così, giovedì 9 Dicembre, quella che era nata come un’assemblea informativa con tanto di autorizzazione da parte del Preside, si è trasformata in una vera e propria occupazione.
I motivi che hanno spinto i ragazzi ad agire con tale avventatezza sono chiari, ma forse non abbastanza per chi ha assistito alla protesta dall‘esterno: i ragazzi del liceo hanno protestato per difendere il loro immediato futuro, perché tra pochi anni anche loro dovranno fronteggiare i tagli alle borse di studio,la chiusura dei corsi che frequentano o tasse esorbitanti, che spingerebbero le famiglie ad indebitarsi ancora più di quanto non lo siano già.
Forti di queste motivazioni, e del loro diritto a protestare contro un Governo che sembra essere sordo e cieco solo nei confronti dei cittadini, specie i più giovani, i ragazzi del liceo si sono riuniti per ore all’interno dell’Aula Magna, ricevendo minacce dal Preside e confrontandosi più di una volta con la Digos, che intimava loro l’abbandono immediato della scuola.
Ma una volta calato lo striscione “GALILEI OCCUPATO” le intenzioni degli studenti erano oramai evidenti a tutti,anche al Preside, che di fatti ha subito provveduto a staccarlo.
Presto, con l’imperversare della notte che quei pochi temerari si accingevano a trascorrere all’interno della scuola, i ragazzi avrebbero dovuto affrontare un altro problema: l’irruzione della Digos con le forze dell’ordine, che hanno schedato tutti gli studenti intervenuti, presentando poi alla Questura una notifica sull’accaduto.
I ragazzi, irremovibili, hanno passato la notte organizzando le commissioni da tenere il giorno seguente, (con tanto di esterni, iniziative per la scuola e lezioni informative sugli attuali provvedimenti del Governo ). Il tutto è avvenuto nel pieno rispetto da parte di ogni singolo alunno nei confronti della scuola. Purtroppo, dopo una mattinata dove la maggior parte degli studenti aveva risposto positivamente all’ iniziativa di protesta, in tarda serata è arrivato il responso da parte del Preside, dopo l’invito al dialogo da parte dei Rappresentanti d’Istituto: l’esito è stato prevedibilmente negativo, tanto che chi si trovava ad occupare la scuola, ha dovuto immediatamente abbandonarla, se non voleva essere denunciato dal suo stesso Preside.
Dopo la delusione, però, anche la beffa. Gli studenti infatti hanno dovuto apprendere da un noto giornale locale che 23 di loro avevano comunque ricevuto una denuncia; notizia infondata, ma spiacevole da leggere per chi ha abbandonato la protesta proprio per evitare di sostenere conseguenze penali.
I ragazzi del liceo che, come se non bastasse, dopo pochi giorni hanno assistito alla fiducia del governo Berlusconi, stanno continuando a mobilitarsi e a protestare, spesso insieme al mondo universitario, per dimostrare a tutti e anche a loro stessi che, per quanto lottare contro chi ha nelle mani il potere sia difficile e sfiancante, ne vale la pena; prima di tutto per conservare intatta la propria dignità di studente e di cittadino. Questo, per far udire la sua voce alla classe dirigente(che lo dovrebbe rappresentare!) è costretto ad alzarla, ricorrendo a mezzi anche del tutto opinabili, ma sicuramente necessari per far valere diritti troppo spesso calpestati.
ELIZA G.
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