La più grande forza attrattiva dell’ISIS
non sta nelle barbarie atroci contro donne, bambini e uomini. La sua forza sta
nell’essere un prodotto che si offre molto bene al mondo del franchising.
Infatti, non occorre essere di madrelingua araba e nato in quella particolare fazione estremista per poter appoggiare la causa secondo cui gli infedeli devono essere ammazzati in qualsiasi modo, in qualsiasi momento.
A sostegno di questa idea intervengono gli ultimi eventi; quello di Copenaghen il cui responsabile è un ragazzo danese e quello più tristemente noto di Parigi, il cui responsabile è un ragazzo francese.
Non ragazzi nati e cresciuti
da terroristi, ma nati e cresciuti in Europa.
Stiamo parlando di ragazzi e
ragazze dai 15 anni in su, che fino a qualche settimana prima giocavano,
ridevano, scherzavano come normalissimi ragazzi e ragazze. Poi, però, tutto cambia. In un attimo quegli stessi ragazzi sono pronti ad ammazzare i loro
genitori. Ritenuti infedeli, perché non approvano la scelta dei loro figli di
appoggiare la falsa idea di Allah che ha l’ISIS.
La forza dell’ISIS sta
proprio in questo; chiunque può farne parte. In qualsiasi parte del mondo.
Le nuove tecnologie la fanno da padrona e sarebbe utile, forse, che ai ragazzi si parlasse dell’ISIS, prima ancora che questo parli ai ragazzi. Come descrive bene Christianne Boudreau su La Stampa in un articolo intitolato "Parla a tuo figlio dell'Isis prima che lo faccia l'Isis".
Un
sistema subdolo che si infila nelle debolezze di una gioventù più o meno
frustrata, schiavizzandola in nome di una falsa interpretazione della
religione.
Occhio quindi
alle nuove tecnologie. Arma fondamentale di queste fazioni estremiste in
franchising.Un esempio? Ricordate "Flappy Bird"? una delle app più divertenti per smartphone in cui si deve far volare un uccellino? Bene, i jihadisti hanno creato una versione di questo gioco, molto amato dai ragazzi, che ambientata in Siria ed Iraq promuove la guerra santa contro gli infedeli.
Secondo questo modello in franchising, ciascuno di noi è un potenziale jihadista. Ma a falsi valori che prevedono sangue e morte in nome di una falsa interpretazione della parola di Allah (utilizzato da gruppi estremisti affamati di potere), possiamo contrapporre l’arma più potente che esista; i simboli che potenzialmente non permetteranno al franchising della jihad di stabilirsi in Europa.
Tra questi uno è il più potente, ed è anche il motto dell’Unione: “Uniti nella diversità”. Questa é l’arma che l’Europa deve utilizzare. Alla propaganda dell’odio si contrappone la propaganda dell’Unità.
Il che non vuol dire “peace and love”: sarebbe da ingenui pensare di poter porgere l'altra guancia. Ma molto più semplicemente sta a significare che l’Europa non grida ancora abbastanza forte i propri valori. Adesso, questo momento é arrivato.
lorenzo p.
lorenzo.petrilli@libero.it
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