Bombe, Bufere, Guerre, Intrighi, Sciacalli, Intrallazzi. Ci
serviva una nuova inchiesta della Magistratura per far tornare all’Aquila i
riflettori del giornalismo nazionale.
Ma non tanto le inchieste, quanto le dimissioni del Sindaco
Massimo Cialente mettono più pepe al racconto quotidiano.
Eppure solo chi è stato per troppo tempo lontano
dall’Aquila, come la stampa nazionale ed affini, può essere così sciocco da
pensare che questa sia una grande bufera.
In realtà, l’Aquila è nella bufera, in Guerra, nel piatto
degli Sciacalli, addirittura da quel periodo che possiamo definire come
Pre-Sisma. In cui si invitavano gli aquilani a stare tranquilli e a bere vino
Montepulciano.
Poi la guerra si è inasprita, le case crollate, gli edifici
pubblici del potere sono stati dilaniati e le iene affamate sono arrivate; con
loro soldi soldi e ancora soldi da ogni parte e ora, quei soldi sono
scomparsi, le case sono ancora vuote, le pance degli Sciacalli piene.
La vera bufera si trova talmente tanto nella normalità, che
non ci si rende conto di quanto la questione inchieste della Giunta Comunale e
dimissioni del Sindaco Massimo Cialente siano una bolla di sapone che
scoppierà in un attimo. Perché si, essere presi in giro da persone che si
trovano nella stessa condizione di terremotati è grave, avere amministratori e
nominati corruttori e corrotti è grave (e nel corso del processo si vedrà chi
ha ragione), avere un Sindaco che dà la colpa a qualsiasi oggetto o persona gli
passi davanti o in testa è grave; ma è ancora più grave non comprendere che
nella vera guerra, nella vera tempesta, l’Aquila c’è da anni.
E’ per questo che il Sindaco Massimo Cialente ritirerà le
sue dimissioni e tutto magicamente tornerà come prima delle sue dimissioni.
Anche perché, come qualcuno sussurra, cosa faranno tutte quelle
persone che lavorano grazie a Cialente se lui dovesse dimettersi? Tra poco ci
saranno le elezioni Regionali: serve davvero al Pd avere un Sindaco
dimissionario in una grande città? Si vuole davvero rischiare di lasciare la
città nelle mani della destra? In molti si fidano dei movimenti civici ma non è
sicuro che riescano a vincere una tornata elettorale.
E allora Cialente ritirerà le sue dimissioni e la stampa
nazionale attenderà un’altra bufera, che sarà solo vento negli occhi, perché il
vero disastro è presente da Cinque anni all’Aquila.
lorenzo p.
lorenzo.petrilli@libero.it
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