
La maggior parte delle volte la risposta è no, ma in alcuni casi si ottiene risposta positiva. Questa vicenda è capitata anche ad un ragazzo, studente universitario all'Aquila.
Girando tra un locale ed un altro, ha trovato una
occupazione per il fine settimana e, se necessario, anche per alcuni giorni
infrasettimanali in un ristorante dell’Aquila. La prima domanda del titolare è stata
secca, “sei extracomunitario?”, il ragazzo risponde “no perché?”, ed il
proprietario “te lo chiedo solo perché ci potrebbero essere dei problemi”. Passato
questo scoglio si arriva al compenso, trenta euro a serata, rigorosamente senza
contratto.
Il ragazzo accetta l’offerta di lavoro anche se in nero. Infatti, il ristorante avrebbe potuto benissimo fare a meno di lui e prendere un altro ragazzo tra quelli seduti sulla poltrona che aspettavano il loro turno, per chiedere se fosse necessario un cameriere.
Il ragazzo accetta l’offerta di lavoro anche se in nero. Infatti, il ristorante avrebbe potuto benissimo fare a meno di lui e prendere un altro ragazzo tra quelli seduti sulla poltrona che aspettavano il loro turno, per chiedere se fosse necessario un cameriere.
Nei due mesi che egli ha lavorato nel ristorante per qualche
fine settimana e qualche giorno in mezzo la settimana, alcune serate sono
passate tranquille, in altre ha vissuto momenti di grande difficoltà come ad
esempio quando veniva come si suol dire “cazziato” dal proprietario in maniera
ingiusta e prepotente. Questo episodio si è verificato molte volte ed il ragazzo in
questione è sempre stato in silenzio, proprio per il fatto che il proprietario
avrebbe potuto mandarlo via in qualsiasi momento e far lavorare altri ragazzi.
Tutto questo fino a quando il ragazzo non ce l’ha fatta più.
Il fenomeno che lo ha fatto infuriare e che in verità era un’abitudine, era che
ogni martedì sera in questo ristorante, andavano a mangiare ed ancora oggi
accade, gli Allievi della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza. Questo, nella
condizione in cui si trovava il ragazzo: senza contratto e con la
consapevolezza di dover star zitto altrimenti altri ragazzi avrebbero potuto prendere
il suo posto. Tra i tanti paradossi aquilani, questa denuncia è forse la più
tragica. Un controllore (la Guardia di Finanza) che mangia da un controllato
(il ristorante) che a sua volta assume ragazzi in nero. Finanzieri di tutta L’Aquila
fate qualcosa. Questo é un altro frammento aquilano che forse mostra come questa città, rappresenti sempre più lo specchio di una nazione intera, L'Italia.
lorenzo p.
lorenzo.petrilli@libero.it
lorenzo p.
lorenzo.petrilli@libero.it
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