Avetrana(TA). La tragica fine di Sarah Scazzi, 15 anni, la cui scomparsa è stata denunciata il 26 agosto ed il cui cadavere è stato trovato il 6 ottobre grazie alla confessione dello zio Michele Misseri dopo pressanti ore di interrogatorio, ancora sconvolge la cittadina in provincia di Taranto.
La confessione di Misseri, accompagnata da continue variazioni, non ha posto fine alle indagini sull’omicidio, ma le ha condotte ad una nuova ipotesi: l’esistenza di un complice. Sabrina Misseri, la seconda figlia, è stata anch’essa arrestata con l’accusa di sequestro di persona e omicidio volontario in concorso. Infatti i pubblici ministeri della procura di Taranto, titolari dell’inchiesta, date le innegabili contraddizioni, sostengono che la ragazza abbia avuto un ruolo cruciale nel delitto.
Le accuse di Michele Misseri non portano a nessuna confessione della figlia, che anzi continua a dichiarare fermamente la sua innocenza, chiedendo addirittura di voler essere guardata dritto negli occhi dal padre mentre la incolpa. Molti i passaggi che ancora oggi sono poco chiari a causa delle continue incoerenze e negazioni di Sabrina: l’arrivo dell’amica Mariangela quella mattina, che dichiara di averla trovata non sulla veranda come da lei dichiarato, ma già in strada e « inusualmente agitata »; e la dichiarazione del padre che afferma di averla vista correre fuori dal garage non appena Sarah era crollata a terra per raggiungere l’amica in arrivo. Sabrina si giustifica affermando di essersi agitata a causa della pressione e della fretta dell’amica per andare da Sarah e di non essere affatto una bugiarda, scaricando ancora una volta le colpe solo sul padre. Un’altra questione ancora sospetta è quella della sim card di Sarah, della quale si sospetta fossero tutti a conoscenza in famiglia, ma della quale tutti hanno taciuto, compresa mamma Cosima.
Ancora non è chiaro quale possa essere stato il possibile movente di Sabrina per l’omicidio della cugina, ma gli inquirenti credono a causa della gelosia per un loro amico, Ivano Russo. Le due cugine si è scoperto fossero solite litigare spesso a causa del ragazzo, persino la sera prima dell’omicidio in una birreria insieme agli altri amici. Il giovane quella sera pare che coccolò molto Sarah e Sabrina sembra non abbia accettato quell’eccesso di attenzioni nei confronti della cugina.
Queste sono purtroppo ancora solo supposizioni, poiché il caso di Sarah Scazzi rimane ancora parzialmente irrisolto e soprattutto ancora un mistero.
Sara S.
La confessione di Misseri, accompagnata da continue variazioni, non ha posto fine alle indagini sull’omicidio, ma le ha condotte ad una nuova ipotesi: l’esistenza di un complice. Sabrina Misseri, la seconda figlia, è stata anch’essa arrestata con l’accusa di sequestro di persona e omicidio volontario in concorso. Infatti i pubblici ministeri della procura di Taranto, titolari dell’inchiesta, date le innegabili contraddizioni, sostengono che la ragazza abbia avuto un ruolo cruciale nel delitto.
Le accuse di Michele Misseri non portano a nessuna confessione della figlia, che anzi continua a dichiarare fermamente la sua innocenza, chiedendo addirittura di voler essere guardata dritto negli occhi dal padre mentre la incolpa. Molti i passaggi che ancora oggi sono poco chiari a causa delle continue incoerenze e negazioni di Sabrina: l’arrivo dell’amica Mariangela quella mattina, che dichiara di averla trovata non sulla veranda come da lei dichiarato, ma già in strada e « inusualmente agitata »; e la dichiarazione del padre che afferma di averla vista correre fuori dal garage non appena Sarah era crollata a terra per raggiungere l’amica in arrivo. Sabrina si giustifica affermando di essersi agitata a causa della pressione e della fretta dell’amica per andare da Sarah e di non essere affatto una bugiarda, scaricando ancora una volta le colpe solo sul padre. Un’altra questione ancora sospetta è quella della sim card di Sarah, della quale si sospetta fossero tutti a conoscenza in famiglia, ma della quale tutti hanno taciuto, compresa mamma Cosima.
Ancora non è chiaro quale possa essere stato il possibile movente di Sabrina per l’omicidio della cugina, ma gli inquirenti credono a causa della gelosia per un loro amico, Ivano Russo. Le due cugine si è scoperto fossero solite litigare spesso a causa del ragazzo, persino la sera prima dell’omicidio in una birreria insieme agli altri amici. Il giovane quella sera pare che coccolò molto Sarah e Sabrina sembra non abbia accettato quell’eccesso di attenzioni nei confronti della cugina.
Queste sono purtroppo ancora solo supposizioni, poiché il caso di Sarah Scazzi rimane ancora parzialmente irrisolto e soprattutto ancora un mistero.
Sara S.
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