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04/04/11

Giampaolo Giuliani a Scienze dell'Investigazione, 11 Maggio 2011, Prevenzione…un incontro

L’Aquila e il mondo hanno un filo comune, necessità di prevenzione che troppo spesso manca soprattutto in Italia rispetto al fenomeno terremoto. “E’ meno costoso fare quatto funerali che mettere in sicurezza l’intero territorio italiano”, questa la risposta data, ripetuta oggi più volte dallo scienziato, dal governo in risposta alla richiesta da parte di Giampaolo Giuliani di una cultura della prevenzione e della conoscenza, rispetto

Giampaolo Giuliani
al fenomeno terremoto. Critiche forti da parte dello stesso, verso i componenti di quella COMMISSIONE GRANDI RISCHI verbale_commissioni_grandi_rischi
che prima del sisma, 6 Aprile 2009, si riunì per fare il punto sulle scosse che agitavano da mesi il territorio aquilano e che di fatto: mise a tacere gli allarmi inviati dallo scienziato alla popolazione bollando come prive di fondamento e menzognere le supposizioni,(dimostrate scientificamente), che prevedevano una forte scossa proprio nel territorio aquilano in quel periodo. Il tecnico aquilano, vede nella denuncia presentata nei suoi confronti per ‘procurato allarme’, inviatagli quando cercava di avvertire le autorità locali di un’imminente sisma, il modo con cui zittirlo e fare fuori una sua richiesta di maggior prevenzione e consapevolezza del fenomeno; inoltre, chiede le immediate dimissioni di chi, quel 31 marzo 2009 (giorno della riunione commissioni grandi rischi) dichiarò che “la semplice osservazione di piccoli terremoti non costituisce fenomeno precursore” e ancora “improbabile che ci sia a breve una scossa…pur se non si può escludere in maniera assoluta” e di chi nel settembre 2010 affermò che “noi stiamo valutando di smettere di informare e di non rendere raggiungibili i nostri dati via web, perché vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno né in cielo né in terra”(LA RASSEGNA STAMPA CON TUTTE LE DICHIARAZIONI QUI). Egli (Enzo boschi presidente INGV), fece queste dichiarazioni sulla spinta delle dichiarazioni precedenti del capo della protezione civile Guido Bertolaso il quale disse “..basta con i profeti di sventura..”, e ancora Boschi “I principali responsabili di tutto questo sono i giornalisti e i politici, che hanno la responsabilità, in caso di terremoti, perché non controllano le strutture. E cercano di scaricare le responsabilità. Poi ci sono coloro che sono desiderosi di apparire e che trovano sempre qualcuno che voglia fargli fare uno scoop”. A rispondere a queste affermazioni fu anche il giornalista de “Il Centro” Giustino Parisse che perse due figli ed il padre nel sisma del 6 Aprile 2009. Egli, nelle colonne de ‘Il Centro’ scrisse: “Boschi arriva ad accusare addirittura i giornali in cerca di scoop. Boschi forse non sa che l'unico “scoop” che avrei voluto fare nella mia vita era salvare la vita dei miei figli e quella di centinaia di aquilani. Il primo aprile del 2009 avrei voluto fare un titolo a tutta pagina: "Aquilani, attenzione, il rischio è forte". E invece mi sono fidato di lei dottor Boschi e degli altri componenti della commissione Grandi rischi che il 31 marzo del 2009 avete liquidato la pratica in poco tempo”.
Giampaolo Giuliani si sofferma sulla necessità di una cultura della prevenzione e del rischio che troppo spesso manca in Italia. Avverte la platea affermando che gli ormai frequenti fenomeni sismici sono allo stesso tempo normali e molto preoccupanti e, quindi, le persone non devono fare il grave errore ( fatto dai cittadini aquilani e dai cittadini giornalisti aquilani) di prendere sotto gamba una situazione che come nel caso dell’Aquila si rivelò disastrosa. Le persone, afferma Giuliani, devono comprendere che è meglio dormire una settimana in macchina che durante periodi sismici in casa, conferma che al giorno d’oggi il cemento armato non può più essere un buon materiale di costruzione, perché dopo venti o trent’anni non potrà reggere al meglio le scosse e basa la sua attenzione sull’acciaio riferendosi alle ultime vicende giapponesi in cui si vedevano grattacieli oscillare senza cadere al suolo. E’ necessario che i cittadini italiani acquistino la cultura del kit di sopravvivenza nei periodi di maggiore intensità sismica.

I calcoli di Raffaele Bendandi prevedono un forte sisma a Roma
Giuliani, si sofferma sulla teoria di Raffaele Bendandi (GIAMPAOLO GIULIANI E RAFFAELE BENDANDI)descrivendo il suo lavoro incrociato tra la teoria di previsione dei terremoti, attraverso particolari allineamenti planetari e della luna e la sua teoria basata sulla possibilità di previsioni di terremoti attraverso lo studio delle variazioni di presenza di Radon nel sottosuolo terrestre. Ne deriva un lavoro in cui molte delle previsioni fatte da Bendandi, coincidono con quelle relative allo studio del Radon. Esistono tuttavia anche delle particolarità come, ad esempio, la data in cui Bendandi rilevò un possibile terremoto nelle zone di Roma, l’11 maggio 2011; ebbene, Giuliani afferma che studiando meglio i dati del carteggio, si comprende come la data sia sbagliata e debba essere riportata al 10 giugno 2011 in relazione ad un territorio che non si riconosce necessariamente in quello della zona romana, in quanto negli studi di Bendandi ci sono approssimazioni rispetto ai valori di longitudine e latitudine; per quanto riguarda il terremoto dello scorso 11 marzo che sconvolse e continua a sconvolgere il Giappone, Giuliani afferma che effettivamente i carteggi di Bendandi confermavano quella data. Oggi più che mai, c è bisogno di cultura della prevenzione e cultura del rischio. Il terremoto aquilano ha insegnato a molti abruzzesi che l’hanno vissuto direttamente ed indirettamente, che queste non sono argomentazioni fini a se stesse, ma rappresentano il modo più efficace per poter affrontare situazioni che con il passare del tempo saranno sempre più frequenti; per affrontare le situazioni, bisogna conoscerle, solo così potremo sopravvivere alla natura.

                                                                                                                       lorenzo p.
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