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11/08/11

Quando i mercati ballano…i politici vanno in vacanza

 Ecco i nostri politici come intendono risolvere la crisi


È stata una settimana difficile per la Borsa italiana, lunedì Milano ha chiuso con –3,87 punti percentuali.

Durante la settimana si è assistito al peggioramento della crisi toccando anche i –5 punti in percentuale.
Sono stati bruciati i guadagni di due anni, pari a cento diciassette mila miliardi del vecchio conio in sette giorni.
Ma da cosa è dovuta tutta questa crisi?
La risposta è molto semplice.La causa della crisi è dovuta agli speculatori bancari che svalutano costantemente il prezzo delle cosiddette obbligazioni (BOTe CCT in Italia), rendendone impossibile la vendita, e l’acquisto.Queste obbligazioni sono state sottoscritte da parte d’individui, imprese o banche con le quali lo stato ha contratto il debito, e queste hanno l’unico scopo di coprire il deficit pubblico.
Sul piano europeo il debito italiano è il quarto a livello mondiale (dopo Usa, Giappone e Germania) e questo gioco sulle obbligazioni non fa altro che alimentare i problemi con le banche, se in ogni caso teniamo presente che la Borsa è lo specchio di quello che succede sul mercato.
Tutto questo in gergo è definito “spread”e sta ad indicare il ricarico che ogni banca decide di aggiungere al tasso di base quale proprio ricavo.Il meccanismo è molto semplice, il commerciante (la banca) compra il prodotto (il denaro) ad un prezzo (tasso di scambio interbancario) e lo rivende alla sua clientela ricaricato di un margine di guadagno (spread).Negli scambi tra banche il denaro ha una sua quotazione, che in Europa è definita Euribor.Quello è il tasso, rilevato giornalmente, cui la banca può comprare valuta, o anche vendere se ne dispone in eccesso.La sistemazione del denaro mediante un finanziamento al cliente dovrà avvenire ad un tasso più alto. E questo permetterà alla banca di guadagnarci qualcosa e di compensare le spese di gestione: questo incremento è chiamato appunto spread.
Tutto questo si percepisce soprattutto sui mutui a tasso variabile, che sono i più esposti a questa crisi finanziaria.
Ma la   risposta del governo lascia alquanto perplessi perché sembra non sia capace di prendere decisioni concrete e immediate.
L’unica decisione che sono riusciti a prendere è quella di rientrare in parlamento il 5 settembre dopo la pausa estiva, perché il tre ci sarà il pellegrinaggio di tutti i politicanti in Terra Santa.
Che cosa succederà in queste tre settimane è impossibile saperlo.
La Bce (banca centrale europea) acquisterà i nostri titoli?ad Ottobre ci attenderà una manovra di lacrime e sangue per sanare l’insanabile se il valore del denaro scenderà di nuovo?
Non è dato saperlo per il momento Trichet (presidente della banca centrale europea) invita l’Italia a fare delle riforme volte a risanare il fisco e afferma <>.L’unica cosa che si può sperare è di riuscire ad evitare una nuova Argentina.

          


                                                                                                              Arianna Ioannucci
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